Come spiegato nel Manuale del Motoviaggiatore, soltanto trent’anni fa sarebbe suonato strano parlare di abbigliamento tecnico per la moto. I motoviaggiatori di allora esploravano il mondo con giacche di pelle, stivali o scarponi da escursionismo, robusti jeans e nessuna protezione.
Oggi, invece, il mercato è venuto incontro a un sempre più esteso numero di persone che fanno della moto il mezzo delle propria avventura, e così sono nate aziende dedicate esclusivamente alla produzione di capi specifici e dalle qualità molto apprezzabili: protezione totale, resistenza all’abrasione, adattabilità ad ogni situazione climatica, peso e ingombri ridotti, utilizzo di materiali riflettenti e antistrappo, massima ergonomicità.
Il messaggio che voglio lasciarti è il seguente: puoi compiere il giro del mondo anche senza l’abbigliamento tecnico, vestendoti “a cipolla” (più strati, che utilizzerai in base alla temperatura esterna), ma un buon abbigliamento tecnico ti faciliterà di molto la vita, per tutti quei motivi appena elencati. Ciò non toglie che ci sono ancora tanti viaggiatori che preferiscono vestire “vecchio stile”: giacca in pelle, jeans e scarponi. È questione di abitudine e di quanto sei disposto a scommettere sulle eventuali cadute che avrai durante il viaggio. Qui di seguito ecco alcuni consigli per valutare l’abbigliamento tecnico al momento dell’acquisto. Tieni presente, però, che la qualità di un capo la verificherai solo testandolo “on the road”.
Il completo tecnico Rev’It Defender Pro Gtx è il primo modello Rev’it che provo e il decimo completo che indosso. Nel mio storico ci sono anche completi Clover, OJ, Tour Master, Dainese e Spidi, riferimenti in base ai quali redatto questa recensione. Il modello Rev’It Defender Pro Gtx è il completo tecnico che ho utilizzato dal 2016 al 2017 sia nei tour che guido in Patagonia che per le endurate in Italia.
Questo test è stato realizzato su strada (non su banco) durante viaggi di 10.000 km in Patagonia (asfalto e sterrato), affrontando condizioni climatiche molto diverse (da 35°C a 4°C nei giorni di neve in Italia) e questa recensione si basa sull’impressione diretta che ne ho ricavato.
Mi ha colpito la sua funzionalità, ottima vestibilità, durabilità dei materiali (anche se non eccellente) e design. Quello che invece non mi è piaciuto è la mancanza di un terzo strato (quello termico) e della impermeabilità non soddisfacente, ma del resto sono il primo a consigliare l’uso di un incerato.
Per il costo che ha offre tutto quello che serve, ma alcuni dettagli potrebbero essere più curati (registro vita pantalone e tasche.
Ma veniamo alla recensione vera e propria, alla quale ovviamente puoi aggiungere il tuo parere, se hai provato questo tipo di prodotto. Ti basta cliccare sul sulla barra percentuale denominata Recensione del Lettore: