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Supporto wireless Interphone Moto Crab

Introduzione al prodotto

Con il progredire della tecnologia, oggi gli smartphone sono diventati compagni indispensabili della nostra vita, e sempre più motoviaggiatori prediligono l’utilizzo di questi dispositivi al posto dei classici navigatori satellitari per tracciare il proprio percorso.
Gli smartphone, però, a differenza dei navigatori, si scaricano più rapidamente, perciò nel tempo si è reso indispensabile caricarli spesso, pur rimanendo in viaggio.
La tradizionale ricarica via cavo, per quanto economica e ovvia come scelta, può portare a spiacevoli imprevisti, quali, ad esempio, rottura del cavo di ricarica o della porta di ingresso di ricarica dello smartphone a causa delle continue sollecitazioni e vibrazioni della moto (specialmente su sterrati e terreni dissestati) o infiltrazioni d’acqua attraverso il connettore; tutti eventi che poi renderebbero inutilizzabile lo smartphone, magari proprio nel bel mezzo di un viaggio.
Fatta questa premessa, ho deciso, circa un anno e mezzo fa, di informarmi sull’esistenza di uno o più supporti per smartphone da moto con ricarica wireless, quindi un dispositivo impermeabile.

Questa mia ricerca ha dato esito negativo, così ho deciso di costruirmene uno da solo, a misura delle mie esigenze.

Ma pochi mesi dopo la richiesta mondiale ha cominciato ad esigere un sistema di ricarica wireless e così sono apparsi i primi prodotti, fra cui l’Interphone Moto Crab Wireless. Ho montato questo supporto nel Settembre 2019 e lo monto ancora oggi, dopo aver percorso Capo Nord nel 2020 e tutti Moto Giri e Bivacco, sia su sterrato che asfalto, nonché le endurate in Toscana e tutte le cadute sostenute.

Esperienza d'acquisto del prodotto

L’Interphone Moto Crab mi è stato spedito come test da Cellularline a cui avevo già offerto commenti per migliorare i prodotti da loro venduti, fra cui gli interfoni che ho utilizzato in questi anni. Il prezzo di listino di questo prodotto è di € 65 euro + spedizione, ma può essere acquistato anche su altri grandi store digitali per un prezzo simile, incluso Amazon.

Su questa stessa piattaforma inoltre, è presente un prodotto gemello di quello Interphone, ma per un 1/3 del prezzo = € 20.

Data la somiglianza, è difficile pensare che provengano da produttori diversi.

Immagini del prodotto

Dettagli sul montaggio o trasporto del prodotto

Anche se il prodotto è facile da usare, la prima istallazione richiede tempo e pazienza. Non amo smontare il serbatoio per lavori elettrici che richiedono solo un po’ di inventiva e così, aiutandomi con una fascetta lunga e del nastro isolante, ho nastrato i connettori diretti alla batteria e ho spinto la fascetta lungo il telaio della moto fino a trovare il passaggio per farli uscire in prossimità del vano batteria.

Il cavo è lungo più del dovuto e i connettori alle viti della batteria sono aperti, quindi si montano facilmente allentando le viti di mezzo giro. Il cavo è dotato di un fusibile di sicurezza, di un fusibile di ricambio e il cavo permette di essere fissato con fascette per poi avere un’eccedenza nella parte del manubrio, dove sarà necessario considerare il raggio di sterzata per non strozzare il cavo.

Nella confezione sono presenti tre adattatori per la sezione del tubolare che si userà per il supporto, ma anche un adattatore da specchietto, qualora si volesse installare il supportosul manubrio. Sono presenti anche degli spessori biadesivi per migliorare la presa del supporto su superfici metalliche e gli elementi che compongono il supporto stesso:

  • base di ricarica
  • braccio in alluminio con testa sferica con spessori
  • prolunga femmina-femmina per sfere e orientamento
  • basetta sferica fissa per la base
  • adattatore femmina per fissare il braccio in alluminio
  • fusibile di scorta
  • elastico di sicurezza a X

Una volta cablato il cavo alla batteria sarà necessario posizionare la base secondo le proprie preferenze e poi procedere a fissare il cavo alla moto lasciando l’eccedenza giusta in prossimità del manubrio.

Per un orientamento orizzontale che mi permettesse di inserire/estrarre il cellulare e di premere il tasto di accensione (posizionato dietro) ho scelto di usare la prolunga femmina-femmina. Una volta trovato l’angolo adatto, questa prolunga va stretta al massimo nella speranza di non doverla più spostare. Inoltre lo spazio per accedere dietro alla base con la mano (spesso con guanto indosso) deve essere tale da evitare di modificare accidentalmente la posizione della base, a causa della pressione accidentale esercitata per arrivare all’interruttore.

Ho cablato il supporto alla batteria e quindi non ho l’alimentazione della base sotto chiave, quindi azionare il tasto è per me molto importante, soprattutto durante le soste. Con un cablaggio sottochiave questo problema sparisce.

Dettagli sul comportamento del prodotto durante l'utilizzo

Inserire ed estrarre lo smartphone in questa basetta è molto semplice e lo si può fare anche in marcia, con una sola mano, se si ha esigenza e pieno controllo della moto e manualità. Gli smartphone piccoli (test fatto su Samsung S7) sono troppo corti per avere la spirale wireless posizionata sopra alla base per cui vanno fissati senza toccare la base, il che non è ideale. Ma con un Samsung Note 10 il problema non esiste e la ricarica è sempre garantita appena inserito il dispositivo.

La chiusura su filettatura è molto forte, ma richiede una mano sensibile, onde evitare di stringere poco e perdere lo smartphone o di stringere troppo e sforzare la filettatura interna e rompere la base. Suggerisco di usare lo smartphone con la sua cover di gomma, per rendere più sicura la presa e proteggere il dispositivo da vibrazioni. Ovviamente lo spessore della cover deve garantire la ricarica wireless o non ha senso.

L’orientamento è mobile utilizzando la base femmina montata sulla base e con ghiera rotante, oppure fisso se si usa la base sferica, come ho fatto io, ovvero una volta stabilito e strette tutte le parti mobili, è consigliabile non spostarle più, perché lo spazio utile per “giocare” con i registri posti dietro alla base, sono ridotti e non adatti a cambi continui durante il viaggio. La ricarica fornita è buona, in grado di caricare la batteria se il cellulare è in riposo (anche con Google Maps avviato a schermo acceso la batteria si carica), ma non in grado di caricare durante l’utilizzo di Osmand (anche in sola modalità “seguimento traccia”), quindi il suo utilizzo è consigliato per estendere la durata della batteria durante la giornata, ma non di tenere sempre al 100% la batteria se usato con App di navigazione pesanti come Osmand e affini.

Il fatto che lo smartphone (se impermeabile) sia a pieno contatto con l’aria durante la marcia, ne agevola il dissipamento termico, perché è risaputo che uno smartphone in carica con utilizzo gravoso, si surriscalda fino ad andare in protezione. Tuttavia, nonostante l’utilizzo gravoso che ho fatto io con Samsung e Osmand acceso tutto il giorno con basetta accesa, non ho mai riscontrato nemmeno uno spegnimento per protezione.

Quando piove, è manna dal cielo. Lo smartphone sta fresco, la protezione fornita dal parabrezza vi consente di avere quasi sempre lo smartphone asciutto, ma considerate che l’acqua sullo schermo attiva il touch, quindi meglio usare soluzioni che inibiscono tocchi accidentali.

Il supporto, sia su asfalto che sterrato, assorbe bene le vibrazioni, ma non le esclude su superfici sterrate estreme in quanto sprovvisto di un vero e proprio dumper, come SP-Connect e QuadLock hanno già progettato per questo tipo di prodotto.

Mentre il supporto funziona egregiamente su asfalto e sterrati bianchi, soffre tremendamente su sterrati impegnativi, soprattutto a livello strutturale. Su Africa Twin 1000, sia Standard che Adventure Sports, il traversino sopra gli strumenti è talmente vicino al quadro strumenti della moto che per ottenere la posizione ideale dello schermo del cellulare, è necessario usare il braccio principale + prolunga femmina-femmina e montare sulla base, la sfera.

Si noti che il braccio principale è realizzato in alluminio ricavato dal pieno e anodizzato, la prolunga femmina-femmina è in ghisa o una lega leggera che riesce a resistere alla pressione sviluppata dalla filettatura di chiusura, mentre la base e la sfera che si avvita sono di plastica. Tale sfera per la base è fissata mediante una vite avvitata in una sede plastica e su di essa grava tutto il peso e le oscillazioni che ci percuotono sulla moto e che scuotono la base con il cellulare. Con il tempo la sede della vite si deteriora e la basetta non è più utilizzabile. Ho provato una riparazione di emergenza con il bi-componente, ma la presa non era sufficientemente forte per le sollecitazioni a cui è sottoposto lo snodo.

Ho potuto solo risolvere con del nastro isolante, ma a quel punto anche il pulsante di accensione era coperto e difficile da premere. E lo era già prima, perché è molto piccolo, posizionato dietro dalla base e quindi difficile da vedere e molto duro.

Come menzionato sopra, il tasto di accensione ha i suoi difetti, ma è presente una spia azzurra che conferma se la base è alimentata o meno. Ponendo il cablaggio sotto chiave questo aspetto è totalmente ignorabile.

Confronto con altri prodotti simili

Ho utilizzato una base wireless auto costruita che mi è costata di più e aveva il difetto di non permettermi di inserire e togliere il cellulare facilmente con una mano e velocemente, per fare foto e video sul momento. Ma il sistema a filettatura dell’Interphone Crab è superato dalla velocità dei sistemi utilizzati da SP-Connect e Quadlock, che ovviano al problema con una base di aggancio brevettata, stabile e che si può azionare con una mano, in un secondo.

L’altro paragone da fare è con il prodotto gemello che si trova su Amazon e che sembra essere lo stesso identico oggetto, ma per 1/3 del costo, provare per credere.

PRO e CONTRO di questo prodotto rispetto agli altri

  • Facile da montare
  • Impermeabile, anche con lavaggio a idropulitrice
  • Spia di alimentazione
  • Corredo completo di tutto
  • Ricarica wireless sufficiente per dispositivi per uso medio e non gravoso
  • Più economico della concorrenza, specialmente la versione gemella disponibile su Amazon
  • Tasto di accensione nascosto, piccolo e duro da azionare
  • Snodi principali in plastica, deboli per off-road medio alto
  • Modello Interphone 3 volte più costoso di quello gemello su Amazon

Consigliamo questo prodotto ad altri motoviaggiatori?

Considerando che i prodotti della concorrenza, pur essendo più professionali di questo, hanno un prezzo nettamente più alto, consiglio questo modello specialmente a chi non fa molto sterrato impegnativo o a chi ha la fortuna (facendo sterrato) di poterlo posizionare sulla propria moto senza usare la base con sfera, ma solo il braccio agganciato direttamente alla base femmina con ghiera rotante. Forse in questo modo la base è più resistente alle sollecitazioni e il prodotto più duraturo.

Si consideri che nel mio caso, la base si è rotta dopo solo 11 mesi di utilizzo.

Link per acquistare il prodotto

Galleria fotografia del prodotto

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 500.000 km percorsi in solitaria attraverso 77 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

  1. Adriano Milanese ha detto:

    Ho comprato il porta telefono con ricarica wireless “alternativo” suggerito da Gionata.
    Ci ha messo più di un mese ad arrivare… ma almeno è arrivato e questo è già una nota positiva.
    E’ diverso da quanto si vede in foto, per lo meno le due “ganasce” sono di colore grigio.
    La qulità della plastica con cui è fatto non mi sembra di gran qualità, speriamo che non si demolisca al primo uso… anzi, speriamo proprio che mi stia sbagliando, che sia solo un’impressione. In realtà il sistema di serraggio sembra comunque robusto ed il mio Samsung Galaxy S8 (vecchio ma ancora performantissimo) ci calza alla perfezione.
    In confezione ci sono molti meno accessori rispetto a quelli dell’ “originale”, ma questo l’aveva dià detto Gionata. C’è solo la staffetta per il fissaggio al manubrio e l’accessorio per fissarlo allo specchietto.
    Per ora l’ho provato al banco e funziona… e questa è già un’altra nota positiva.

    Se può fare piacere posterò qualche aggiornamento dopo averlo provato per bene in strada appena sarà possibile girare nuovamente. Faccio solo strada, non off…

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Volentieri Adriano, tienici aggiornati! Buona giornata

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