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The Longest Way

the longest way
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Foto di the longest way

http://www.thelongestway.com/

Percorrere la Cina a piedi e scattare migliaia di foto a testimonianza del viaggio.

Non è una proposta assurda o un progetto a breve scadenza, bensì’ l’impresa realizzata da Christoph Rehage, un ragazzo come tanti, che il giorno del suo ventiseiesimo compleanno ha deciso di raggiungere a piedi la città cinese di Hannover partendo da Pechino.

Il suo viaggio si è fermato ad Urumqui, un piccolo paese dall’altra parte della capitale sperduto tra le montagne cinesi, dopo aver percorso ben 4646 km in un anno. L’impresa, che potrebbe a breve entrare nel guiness dei primati, ha però avuto un seguito su you tube, dove è stato caricato il video del viaggio: in pochi giorni il video è stato visto da migliaia di persone ed ha riscosso un successo incredibile, tanto da essere candidato come video di viaggio del 2009. Il perchè lo si capisce guardando le immagini, che si susseguono a ritmo sostenuto, in modo quasi caotico, ritraendo il giovane nella classica posa centrale di chi si tira le foto da solo.

A cambiare ogni volta sono gli sfondi e le persone: dalle foto infatti si intuisce che Cristoph ha raggiunto i posti più sperduti e affascinanti della Cina, visitando deserti, cascate e immense distese nevose, oltre ad aver conosciuto tantissime persone provenienti da diverse parti del Paese e del Mondo. Lo stesso Critoph, partito senza un pelo di barba e con il cranio rasato, appare alla fine con i capelli lunghi, la barba incolta e il viso segnato dalla fatica. Un documentario di viaggio che lascia senza fiato e che dimostra come con un pò di volontà si possono realizzare cose al limite dell’impresa.

Molti di noi cercano modi di viaggiare sempre più profondi. Vogliamo sentire la natura, condividere un pezzo di strada con le persone che incontriamo, fermarci a osservare i dettagli. Il poco tempo ci obbliga a venire catapultati da un aereo a 10 mila chilometri da casa, per ricacciarci indietro dopo una settimana di tour (de force). Qualche volta però, capita che un viaggiatore riesca a dilatare il tempo. Come Christoph Rehage.

Voleva camminare dalla Cina alla Germania. E’ partito il 9 novembre 2007, giorno del suo 26esimo compleanno. Ha pianificato il viaggio passo dopo passo, utilizzando Google Earth e le conoscenze delle persone che incontrava. Si è fermato un anno dopo, non ad Hanover, ma nella città cinese di Ürümqi. Adesso racconta la sua “The longest way” in un video che spopola su Youtube. Il Times lo definisce una vera e propria “internet sensation” e, guardando le immagini che scorrono sullo schermo, è esattamente ciò che il video trasmette. Sensazioni, emozioni toccanti. E una pura, assoluta passione per il viaggio.

Ci sono volute 1500 foto e quattro mesi per montarle, allineando il volto di Christoph al centro. Dietro di lui il paesaggio che cambia e le persone che ha incontrato. Fra loro c’è anche “Teacher Xie”: un uomo in cammino attraverso la Cina, da 24 anni.

Alla fine del video una domanda: was it really me? La risposta è retorica. Il viaggio ci cambia, sempre. Ci cambia perché guardiamo cosa c’è oltre le nostre case, perché incrociamo facce diverse da quelle abituali dei nostri vicini e siamo obbligati a confrontarci. Ci cambia perché conosciamo un altro pezzo di mondo, impariamo a chiedere aiuto e a dire grazie.

http://www.thelongestway.com/

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Relativo a David

Dal 1992 ho iniziato a viaggiare con tutti i mezzi possibili, moto e sacco a pelo, macchina, treno, camper, cercando di dare al mio viaggio un’impronta diversa dalla solita. La mia intenzione è sempre stata quella di calarmi nella realtà del paese visitato e mischiarmi con la gente del posto non restando a guardare come uno straniero di passaggio ma incontrandola come un viaggiatore alla ricerca di conoscenza. Ho passato mesi fuori casa senza sapere in realtà dove sarei andato ed ogni volta sono tornato cambiato, più consapevole ed ho abbandonato tanti pregiudizi che il credere di sapere mi dava.

Un pensiero su “The Longest Way

  1. Francesco Damiani ha detto:

    Bella David!
    Ottimo articolo.
    Sarebbe bello approfondire con i lettori il concetto di viaggio e tempo.

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