Borse morbide/rigide, Recensioni

Borsa morbida posteriore Mosko Moto Backcountry 30L (V 1.0)

Introduzione al prodotto

Uso la Mosko Moto Backcountry 30L versione 1.0 da Giugno 2020. Con queste borse posteriore ho realizzato qualunque tipo di viaggio o giro in moto in ogni stagione e condizione climatica, fra cui:

I km percorsi con questa borsa morbida sono circa 15.000 in sei mesi, motivo per il quale la mia recensione si basa su un utilizzo continuativo e totale, in ogni circostanza.

Da notare che io ho la versione 1.0, leggermente diversa dalla 2.0 mostrata nelle foto di catalogo.

E da notare anche che sono innamorato di questo prodotto per è la soluzione esatta che cercavo per trasportare il mio specifico materiale da bivacco-avventura.

Ho scelto quella da 30L anziché da 40L per obbligarmi a portare meno cose possibili o a orientarmi su equipaggiamento da campeggio il più compatto possibile. Vengo da anni con uso di top case rigido e da diversi anni con sacca a rotolo e cercavo un contenitore impermeabile, resistente, compatto e intelligente e credo di averlo trovato.

Forse con quella da 40L non sarei altrettanto contento, perché 10L in più rischierei di riempirli di cose inutili, ma comunque pesanti e ingombranti.

Esperienza d'acquisto del prodotto

La Backcountry 30L è realizzata da Mosko Moto, i responsabili della quale ho conosciuto al Verona Expo 2020 a Gennaio e poi rincontrato a Giugno durante una ricognizione per i Moto Giri e Bivacco in toscana. Considerando che il loro acquisto è possibile solo sul sito Mosko Moto (sezione Europa per i clienti italiani), il costo della borsa è attualmente stimato sui:

  • € 250 comprensivi di IVA per la versione 2.0 senza tasche + € 19 di spedizione

Si noti che il modello da me utilizzato è la versione 1.0 e quindi molto diversa sia come prezzo che come lavorazione, ma essendo un prodotto non più disponibile sul sito (Mosko Moto vanta dei tempi di aggiornamento dei propri prodotti molto celeri), ho utilizzato le foto di catalogo e il prezzo della versione più recente.

È comunque possibile beneficiare del 10% di sconto per tutti i tesserati A.C. PARTIREper, che possono avere uno sconto di:

  • € 25 per la versione 2.0

Immagini del prodotto

Dettagli sul montaggio o trasporto del prodotto

La backcountry posteriore da 30L è pensata per essere posizionata sul portapacchi della moto, lungo la sella o parallela al manubrio. Ha un disegno e concetto diverso da tutto quello che avevo visto in commercio fino a quel momento e anche se il litraggio irrisorio mi ha inizialmente scoraggiato, una volta comprese le potenzialità di questo accessorio, è nato un vero e proprio sentimento di gratitudine per questo oggetto.

Una volta appoggiata sul portapacchi è possibile fissarla con delle comuni cinghie elastiche, tiranti in cordura oppure con i tiranti firmati Mosko Moto che ho richiesto e ricevuto, ma che recensirò separatamente perché non li ho trovato così pratici come i Rokstrap della Enduristan, che avevo ancora e che ho deciso di utilizzare sulla Backcountry 30 per tre motivi:

  • sono facili e veloci da agganciare, passandoli mediante le fessure dedicate della borsa, senza graffiare/tagliare il tessuto esterno
  • sono facili e veloci da sganciare, passandoli mediante le fessure dedicate della borsa, senza graffiare/tagliare il tessuto esterno
  • li uso anche per tenere in posizione la tenda due secondi a disco da 55 che fisso sotto alla borsa Backcountry

Piastra portapacchi Outback Motortek

La piastra porta posteriore non deve necessariamente essere larga quanto la borsa perché il suo rivestimento in cordura e lo strato aggiuntivo interno in PU, oltre ai tiranti e cinghie cucite esternamente, le danno una valida rigidità, ottima soprattutto su sterrato.

Con due tiranti o cinghie fissate alla moto o alla piastra, la borsa è solidamente ancorata alla moto, ma il bello è che può essere ancora usata in un sacco di contesti:

  • anche se ancorata alla moto è possibile aprire le alette esterne per accedere a un vano a maglia dove tengo accendino, repellente e altri accessori che prendo al volo quando ho bisogno
  • anche se ancorata alla moto è possibile aprire le alette esterne per accedere a un astuccio in plastica con chiusura in velcro e fissata alla borsa sempre in velcro, dove tengo prodotti per l’igiene intima e pulizia dei denti, fantastico per “strappare via” l’astuccio quando devo andare in bagno, senza rovistare nelle borse e senza preoccuparmi che del fatto che questi oggetti spesso bagnati possano contaminare il resto del bagaglio.
  • anche se ancorata alla moto è possibile aprire le alette esterne e rimuovere il tavolino in alluminio pieghevole fissato nei lacci progettati per i paletti tenda
  • anche se ancorata alla moto è possibile aprire le alette esterne e rimuovere la sedia pieghevole in alluminio fissata agli anelli in cordura in dotazione con la borsa
  • anche se ancorata alla moto è possibile sfruttare altri anelli in cordura per aumentare la volumetria del trasporto esterno (non impermeabile) della borsa (io non uso questa soluzione)
  • anche se ancorata alla moto è possibile aprire la borsa principale e accedere alla parte subito dopo l’apertura, per estrarre il suo contenuto in caso di necessità.

La parte esterna della borsa è in cordura e materiale balistico. La parte esterna della borsa, è il guscio che garantisce un trasporto a pieno carico, resistenza da urti e cadute e che continere la sacca interna, realizzata in materiale completamente impermeabile e dotata di una chiusura a rotolo con cinghia, che mi permettono di trasportare in tutta comodità il carico del bagaglio, alleggerendomi della parte più pesante (che è appunto la borsa rigida e la piastra) che può rimanere sulla moto. Ma avendole dato la funzione di contenitore di materiale da bivacco, una volta sganciati i Rokstrap che la fissano alla moto, afferro le due maniglie e la porto con me fuori dalla tenda, per iniziare a montare la due secondi.

Mentre la sacca interna non ha altre peculiarità o tasche secondarie (ad eccezione del fatto che ha due chisure a rotolo e non solo una, per permettere l’accesso da entrambi i lati, quella esterna (nella versione 1.0) presenta un paio di soluzioni innovative:

  • due alette con tre cinghie a registro, per aggiungere oggetti che non richiedono la protezione dalla pioggia
  • due cinghie in cordura per i paletti di una tenda (che io uso per portare il tavolino)
  • una tasca a maglia
  • un astuccio in plastica con velcro (ideato per mappe, ma che io uso per il beauty case)
  • due maniglie
  • quattro anelli in alluminio per fissaggio di altri accessori
  • quattro fori sulle alette per fissare la borsa senza vincolare le alette, che si potranno aprire e chiudere indipendentemente

La borsa principale e quella esterna sono dotate di chiusura a rotolo, quindi con cinghie a registro e senza serratura, motivo per cui la borsa può essere aperta da chiunque e il suo contenuto può essere rubato facilmente, ma per uno come me che dorme sempre in zone isolate accanto alla moto, non ci sono problemi.

Inoltre, se durante la sosta in albergo voglio portare tutto in camera, questa borsa ha un inserto nascosto dal quale escono due larghe e comode spalliere per convertire la borsa in uno zaino. Ideale per portare le due borse laterali a mano e questa sulla schiena, in un viaggio unico, dal parcheggio dell’hotel alla stanza.

O anche per usare lo zaino in città, per portare le proprie cose, se interessati a fare una pausa esplorativa a piedi.

Dettagli sul comportamento del prodotto durante l'utilizzo

Prediligo la guida su sterrato e su sentieri impegnativi e accidentati, motivo per il quale le borse morbide (prima con le Enduristan Tornado L e adesso con questa Mosko Moto Backcountry 30L) mi risultano più sensate e intelligenti del top case (ho usato sia quello in plastica della Givi che in alluminio della Touratech). Il fatto è che, quando usi una maxi enduro da 250 kg su sterrati sconnessi e sentieri sempre in pendenza e stretti, la scatola di alluminio comincia a non avere più senso, oltre che a rappresentare un impedimento o rischio rottura, in caso di caduta.

Ma con questa borsa morbida invece ne guadagno in leggerezza e anche in praticità, tenendo ben presente i seguenti punti:

  • ho un volume di carico limitato, obbligandomi a non sovraccaricare il bagaglio
  • posso staccare le borse rapidamente come faccio con le alluminio
  • non posso allucchettarle per non farmi rubare le borse, ma posso facilmente nascondere questa borsa nella tenda o nella veranda della tenda. Se il posto è sicuro, la borsa è impermeabile e posso metterla anche fuori dalla tenda, per terra.
  • se il bagaglio aumenta (per esempio se sostituisco la borsa a disco con una tradizionale) posso ampliare leggermente la volumetria con le cinghie di registro oppure aggiungendo volume con gli attacchi in cordura (Molle)
  • se il bagaglio diminuisce, posso comprimere la volumetria con le cinghie di registro, cosa che non posso fare con le borse d’alluminio
  • se cado in off, difficile che la borsa si rompa, perché posizionato sulla moto, lontano dal contatto con il suolo
  • se cado in acqua, la borsa è 100% stagna.
  • se cado su asfalto, difficile che la borsa si rompa, perché posizionato sulla moto, lontano dal contatto con il suolo
  • se il guscio esterno si abrade o fora, non perdo l’impermeabilità della borsa interna, con alluminio si

Detto questo, ho potuto testare le borse in ogni condizione, sia climatica che di strada e mi trovo veramente molto bene. Sono borse intelligenti, con soluzioni che scopri solo nel momento in cui si presenta l’evenienza e con estrema attenzione ai particolari, con l’utilizzo di materiale di prima qualità. Durante il viaggio a Capo Nord del 2020 portavo con me 20 magliette e 20 cappellini in omaggio per i clienti e ho sfruttato le cinghie Molle e le alette per caricare, temporaneamente, la moto di cose che il giorno dopo non avrei più avuto con me. E funziona!

Per uno che predilige il bivacco-avventura in zone appartate come me, con scelta di strade impegnative, le borse morbide sono ideali, non a caso per il WILD Capo Nord (100% asfaltato) che ho organizzato per lavoro mi sarei trovato meglio con le classiche borse in alluminio. I registri in cordura hanno del pratico velcro per tenere assieme l’eccedenza e la parte principale della borsa, destinata ad arrotolarsi per garantire spazio aggiuntivo se si eccede il volume di carico.

Confronto con altri prodotti simili

Ho usato per 15 mesi la Enduristan Tornado L e prima di lei la Givi Waterproof Bag da 80 Litri.

Nel caso della Givi, il materiale era talmente sottile che una piccola caduta o abrasione del monostrato avrebbe causato l’inuitlizzo totale della borsa, come di fatto è accaduto durante le Vie della Seta, viaggio che mi ha visto per 10.000 andare a giro con una voragine nella borsa a causa della scarsa qualità delle termo saldature.

Nel caso della Enduristan, parliamo ancora di una monostrato, questa volta di materiale più resistente rispetto alla Givi, ma il concetto rimane lo stesso vecchio concetto della borsa a rotolo che devi sganciare dai tiranti, poi aprire i 4 lacci che la tengono chiusa e poi rovistare dentro in cerca di quello che ti serve. Puoi legare cose fuori, ma non sono tenute assieme dalle alette che Mosko ha studiato e quindi tutto pensola dove vuole a meno che uno utilizzi diversi tiranti per fare un lavoro stabile che poi, inevitabilmente, richiederà più tempo per accedere all’oggetto così ben fissato alla borsa.

Questa Backcountry da 30 L è abbastanza morbida da assorbire gli impatti, ma abbastanza rigida da non deformarsi a causa del peso delle estremità che non toccano il portapacchi. È impermeabile al 100% è doppio strato e le alette esterne, i molle e le tasche aggiuntive le permettono di portare 30L di bagaglio protetto dalla pioggia + un numero variabili di litri per oggetti da fissare sotto e sopra le alette.

Nella versione 1.0 delle Backcountry il materiale della sacca interna è polivinilcloruro pvc ed è vulcanizzabile in caso di foratura. Nella versione 2.0 il materiale interno è poliuretano PU, colore chiaro per facilitare l’identificazione degli oggetti che contiene.

PRO e CONTRO di questo prodotto rispetto agli altri

  • 100% impermeabile
  • Compatta e intelligente
  • Versatile
  • Non troppo morbida e non troppo rigida
  • Modulare (Molle)
  • Facile e veloce da agganciare/sganciare alla moto
  • Bagaglio soggetto a furti, se moto lasciata in zone molto frequentate
  • La borsa interna, se rimossa da piena, perde la forma e per reinserirla si deve togliere il contenuto

Consigliamo questo prodotto ad altri motoviaggiatori?

Consiglio vivamente questo prodotto della Mosko Moto per coloro che prediligono sterrato e che bivaccano molto in zone remote, vicino alla moto e che, quando sostano in struttura, lo fanno in hotel con parcheggio custodito.

Consigliato a chi bivacca molto ed ha per quest scelto materiale da campeggio compatto, leggero e di qualità.

Consigliato anche per chi ha la tenda a disco e cerca un posto non ingombrante dove posizionarla.

Non adatto a chi usa la moto e tende a sostare spesso in zone molto frequentate e parcheggia la moto in strada e si allontana per ore/giorni.

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 500.000 km percorsi in solitaria attraverso 77 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

  1. Francesco Russo ha detto:

    Ciao Gionata, bellissima recensione, ho acquistato il Backcountry 40L Duffle/Pack (V 2.0) insieme al Backcountry Offset Pannier Kit (V 2.1), costituito da una borsa da 35L e una da 25L, quest’ultima da mettere a destra dove c’è la marmitta per mantenere la simmetria d’ingombro. Sono contentissimo di queste super-borse intelligenti, non c’è paragone con altri prodotti, ci sta comodamente tutto quello che devo portare ai Moto-giri o Moto-tendate, in modo pratico ed efficiente. Seguendoti nelle tue proposte/recensioni ho avuto modo di sostituire parte dell’attrezzatura con prodotti sempre più compatti, efficienti e leggeri, risparmiando spazio che è stato subito occupato da altri oggetti, come tu avevi già predetto. A tutt’oggi, infatti, non ho mai utilizzato la capacità di restringersi delle borse Mosko, descritta da te nella recensione. Nelle borse laterali metto tutto il materiale che può subire schiacciamento (vestiti, asciugamano, sacco a pelo, materassino, tarp, amaca, ciabatte di gomma, vasca morbida da 10L da usare come lavandino, ecc.), nelle tasche aggiuntive agganciate ai lati posteriori delle borse laterali metto il rotolo porta-attrezzi più gli attrezzi Eastbound (cric per sollevare la moto + leve smontaggio pneumatici), nel borsone da 40L metto la tenda, la sedia, il tavolo, la cucina Trangia, la roba da mangiare comprensiva dell’acqua più due pali per il tarp e il telone PVC da usare come pavimento sul quale montare la tenda e cucinare. Recentemente ho acquistato in Nomax Tank Bag (una superba borsa serbatoio) della Mosko che completa il trittico sopra descritto, nella quale metto gli oggetti di pronta reperibilità, portafoglio, chiavi, pinza, occhiali, coltellino, telefono, tanica da 2L di acqua con cannuccia, cerotti, disinfettante, garze, ecc. Ti saluto amico, spero di vederti presso ad un Moto-giro o alla Moto-tendata.

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Ciao Francesco, grazie per il tuo commento, sono contento che hai fatto ottimo uso dei prodotti Mosko e spero anche io di vederti presto in sella. Buona giornata.

    2. Carlos ha detto:

      Francesco, volevo farti una domanda. Mi sembra che tu abbia adattato un supporto Mosko ad alcune valigie in alluminio GIVI per poterle montare e smontare velocemente e comodamente dalla tua moto. L’ho visto nel feedback dei clienti di Mosko. Sapete dirmi che valigie givi sono? Sto pensando di farlo da solo con il GIVI Trekker in alluminio. Scusa se non sei tu. La mia email è [email protected].
      Grazie mille.
      Un cordiale saluto.
      Carlos
      tradotto con Google

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