Gionata in viaggio, TAPPA 5: Cile - Argentina

25 Dicembre 2008

Siamo a casa alle 7.

E’ Natale, c’é il sole, siamo esausti e brilli.

Mi fiondo sul letto offerto da Orasc e Lucas e sprofondo in un sonno etilico, dove la testa mi gira ed i sogni ruotano su se stessi.

Quando mi sveglio sono le 3.

Gli altri sono appena alzati, anche se Orasc ancora sdaria sul suo letto con un mal di testa.

Gli salto addosso e fingo uno stupro anale!

Non gli piace, ma Lucas sta morendo dal ridere e fotografa l’atto impuro.

E pensare che l’ho conosciuto ieri…..

 

 

 

Stiamo così in casa tutto il giorno, davanti al pc, guardando video di maghi che inspiraano Orasc.

Lui studia magia come hobby da anni, ed esegue alcuni trucchi di magia con le carte con una abilità impressionante.

Sofia ci raggiunge e siede con noi sul divano, mentre tra un video di David Copperfield ed un altro, la mia curiosità per la magia e l’illusionismo cresce e cresce…

Sofia se ne va.

Noi dovremmo andare ad un’altra maxi festa Cs, dove l’alcohol sgorga a fiotti, ma io mi tiro indietro.

Ubriacarmi una volta al giorno non é esattamente quello che rende la mia vita un’avventura.

Così mi tiro indietro e così fanno Orasc e Lucas.

Lucas addirittura se ne va a dormire.

 

 

 

Ma all’ultimo momento troviamo sul forum di Cs, una certa Amanda che invita un paio di cs a casa sua per una festa più intima.

Dice che la grande festa a cui tutti sono invitati, non l’alletta e così é interessata a fare qualche piadina e mettere assieme 6 o 7 persone a casa sua per passare un Natale con nuovi amici.

Io e Orasc non abbiamo ancora deciso.

Prima si, poi no, poi si, poi no….

Allora é si.

 

 

 

Arriviamo alla festa in un leggero ritardo, ma ci sono solo 4 persone. Amanda, sua sorella Maxin, un rafazzo israeliano ed uno colombiamo.

Mi prenoto accanto al ragazzo colombiano e lo interrogo sulla Colombia, sui punti pericolosi, sulle zone a rischio, sulla situazione di transito e sui rischi del mio passaggio in moto.

Il ragazzo vive negli Stati Uniti e quindi vede il suo paese da un punto di vista esterno che mi aiuta a capire cosa sia il significato di viaggiare in Colombia da solo, in moto, in zone che non conosco.

Lui mi incoraggia ad andare, a conoscere la gente, a vivere tutte le esperienze possibili, ma mi scoraggia ad addentrarmi nella selva, lì dove l’Amazzonia nasconde tesori naturali e una delinquenza violenta.

La guerriglia, la chiamano.

 

 

Se ti trovano, ti rapiscono per chiedere un riscatto.

Non andare troppo vicino alla selva, mi raccomado.

Entra in Colombia dal nord Equador o dal Venezuela.

Non entrare dal Perù, al sud della Colombia.

 

 

Così le ore passano e per un attimo o come la sensazione che sia una buona serata per me. Mi esprimo con un inglese impeccabile ed il mio senso dell’umorisco ed il mio contatto visivo é carismatico. Quando parlo tutti tacciono e quando faccio una battuta tutti ridono a crepapelle.

Sembra surreale.

Di solito non funziona così.

L’attenzione concessami dagli altri maschi seduti al tavolo, cattura l’interesse di Maxin, olandese 18enne dal seno rotondo e generoso.

Indossa un top stretto che si tira su costantemente.

La smetti di toccarti le tette? Mi sto eccitando, le dico ironicamente.

Lei ride e lo rifà.

Ha le gambe scoperte. Porta un pantaloncino corto corto che le stringe le coscie tonice e carnose proprio in prossimità del linguine.

I piedi scalsi, lo smalto sfatto sulle dita dei piedi ed i capelli lunghi che le toccano le spalle.

Ah un vino quadrato, pronunciato e dai lineamenti forti.

Una bocca fina ed un naso imperfetto, molto molto caratteristico.

La conversazione fra me e lei continua al piano di sotto.

Orasc mi dice che da fuori la cosa ha tutta l’idea di sembrare un reciproco interesse.

Sarà, gli dico. Il fatto é che non abito qui e non posso portarmi una donna a casa, se mi comoda.

Sono in viaggio, ed il compromesso e farsi sfuggire certe possibilità.

 

 

Ritorniamo a casa, io e Orasc e la conversazione che ne esce é interessantissima.

Orasc é più giovane di me di qualche anno, non ha girato il mondo in lungo e largo, ma ha una sensibilità per la vita e per l’amore, motlo matura.

Perchè dal mio punto di vista non serve girare il mondo per capirlo o per capire se stessi in relazione ad esso. Sono le domande giuste che portano le risposte più importanti.

Lo ringrazio, sulla porta di casa sua, per avermi ospitato e per lasciarmi essere suo ospite anche oggi.

Sono molto contento di averti conosciuto.

Anche io, dice lui.

Ci diamo la buona notte e per un attimo mi sento meno diverso dal resto delle persone che mi circondano o che ho lasciato.

Per un attimo, Davide, Sofia, Orasc e pochi di quelle persone straordinarie che ho conosciuto viaggiando, danno al mio viaggiare un senso di scoperta maggione, autentico e salvifico.

Sorrido….

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 500.000 km percorsi in solitaria attraverso 77 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

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