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Recensione CRF1100 dopo 100.000km

Recensione CRF1100 STD del 2020 dopo 100.000km di abusi, soprusi e momenti confusi.

Questa è la miglior moto che ho avuto finora. Ma sono uno che vede la moto come mezzo e non come fine. Il fine per me è il viaggio.

Questa moto l’ho acquistata di seconda mano usata con 8.000 km e in 3 anni e mezzo ci ho fatto 100.000 km.

Si ma come erano questi 100.000?

Faccio prima a dirvi che ci ho fatto di tutto e senza trattarla con i guanti. Asfalto, sterrato, mulattiere, pietraie, fango, guadi, sassi, scoli, extreme, rally, sabbia, dune, fesh fesh, laghi salati, pioggia, sole, neve, grandine, vento, freddo, caldo.

Da solo. In coppia. Scarico. A pieno carico. Senza valige. Con valige. Con telai portaborse. Con borse rackless. Con tassello croccante e con gomme stradali. In autostrada. Nel deserto del Sahara. Le ho provate tutte.

E cosa si è rotto o cosa ha ceduto in questi 42 mesi e 100.000km?

  • il cuscinetto della ruota posteriore perché ossidato dal fango degli sterrati tecnici
  • il paraolio delle forcelle anteriori

Fine

 

Per il resto la mia Africa Twin CRF1100 STD del 2020 (manuale) ha sempre fatto il suo dovere. Mai un problema al motore. Mai all’impianto elettrico (se non per una centralina non originale che ho montato io e che, rompendosi, ha mandato tutto a puttane, ma rimuovendola il problema si è subito risolto).

Ho anche dovuto sostituire la manopola dell’acceleratore con pulsante di avviamento perché cadendo spesso sulla sabbia fine delle dune di Merzouga, i contatti si erano impastati e rovinati. Ma la moto viaggiava ancora.

La mia moto è tutta originale, monto solo le protezioni Outback Motortek, ma a livello di moto, non c’è una singola modifica. Per cui…

 

Telaio

La miglior ciclistica fra le Africa Twin che ho avuto. Trovo la 1100 più compatta e con il peso concentrato più al centro e in basso rispetto alle precedenti che ho avuto. Su sterrato tecnico, in salite impennate in off o nel controllo in piedi, questa moto è più facile e godibile da gestire.

 

Motore

Giusto per me e per quello che ci faccio. Ha qualche CV in più rispetto alla mia vecchia ATAS 1000, ma per fare viaggi con bagaglio e anche in coppia sono più che sufficenti sia per sorpassi che per muovere il peso di due adulti e del bagaglio in salita.

 

Consumi

Giusti per peso e cavalleria. La 1000 del 2016 che avevo conumava più di un KTM e la cosa non mi andava giù. Poi con ATAS 1000 i consumi erano finalmente entro la norma e adesso che ho una 1100 più leggera e compatta i consumi sono addirittura migliorati. Non di molto, ma migliorati si!

 

Electronica

Affidabile nonostante gli abusi. Mai un singhiozzo nemmeno su tracciati impegnativi o con temperature estreme. L’unica volta che è andata in crisi è stato a causa di una centralina montata da me e che rompendosi dopo qualche mese, aveva scombussolato tutto. Anche con l’aggiunta della IAT l’impianto elettronico aveva avuto delle perplessità, ma non appena tolta era tornato tutto normale. Morale? Non mettere aggeggi elettronici strani su questa splendida moto.

 

Strumenti

L’unica moto che dal 2020 ha il tablet con Android Auto e Apple Car. Inoltre il cruise control é fondamentale per evitare multe di velocità in Scandinavia. Adoro questa caratteristica.

 

Freni

Giusti per me e per quello che faccio

 

Tagliandi

Non fra i più cari, ma nemmeno fra i più economici

 

Sella (monto quella alta Honda)

Comodissima per me, non so perché tante persone se ne lamentano

 

Sospensioni

Non sono un tecnico né un virtuoso, ma sono un po’ morbide per me, ma mi sono adattato e ci faccio tutto comunque

 

Piccolezze sgradevoli che ho riscontrato, ma che non mi hanno mai impedito di godere a pieno di queta moto

Si può sempre trovare il pelo nell’uovo certo, specialmente se ci si attacca al discorso “eh, ma per 20.000 euro di moto questo potevano farlo meglio”. Beh, sempre per il discorso di prima, il prezzo di questa moto si è fatto ripagare velocemente garantendomi viaggi stress-free in ogni latitudine del mondo e un mezzo che, in qualunque condizione, mi ha sempre riportato a casa.

Ciò nonostante ho trovato abbastanza scomode certe scelte che Honda ha fatto su questo modello, e ve le elenco qui sperando che la vostra priorità di scelta ricada sulle grande qualità e pregi di questa moto che non sulle piccolezze come quelle che riporto:

  • Strumentazione complessa e non intuitiva. Ci si fa l’abitudibe, però un joistick selettore avrebbe evitato l’utilizzo di oltre 20 tasti sul manubrio. Sono talmente tanti che a fatica, in caso di necessità, si trova quello del clackson.
  • Tasti non retroilluminati. Se poi viaggi di notte come faccio io e la tastiera è già difficile da usare di giorno, figuriamoci al buio senza retroilluminazione
  • Disattivazione dei controlli trazione, anti impennata e ABS. Per uno che con questa moto fa sterrato tecnico, enduro e viaggi, il dover costantemente entrare nel menù per disattivare i controlli è un’operazione tediosa e che ruba tempo. A tale scopo avevo installato un centralina che mi permetteva di disattivare tutto con il tasto stella presente sulla pulsantiera sinistra, ma con il tempo la centralina si è rotta mandando a puttane l’elettronica della moto. Per fortuna togliendo la centralina guasta, la moto è tornata a funzionare normalmente, ma il problema della disattivazione dei controlli si è ripresentata. Ci si fa l’abitudine, ma rompe molto le scatole perdere quasi 1 minuto ogni volta.
  • Touch disassitavato quando si è in marcia. Specialmente qundo uso Osmand sul TFT della moto, vorrei a volte compiere delle operazioni sulla mappa, ma quando sono in marcia Honda disabilità il touch per motivi di sicurezza. Con i tasti su manubrio è invece possibili operare, ma sono limitati nelle funzioni che possono eseguire.

 

Ho dimenticato qualcosa?

Chiedi nei commenti e ti risponderò

 

Salto in sella della mia moto con la stessa non curanza che ho quando salgo a bordo della mia auto. A prescindere dall’entità del viaggio che sto per affrontare.

Quando voglio viaggiare, quando voglio andare in un posto e partire, ho la pretesa che se giro la chiave la moto si accenda. E ho la pretesa che se giro la manopola del gas lei acceleri e se freno lei si arresti.

Ho la pretesa che non mi dia grane o preoccupazioni ogni volta, perché quando salgo in auto, la macchina non me ne dà.

Ed è una pretesa perché magari la volta prima ho sbatacchiato la mia moto in un extreme e bivacco, oppure in un tour sulle dune un Marocco. E magari fra un viaggio e l’altro non ho nemmeno fatto un controllo approfondito.

Non voglio essere schiavo di preoccupazioni inutili, né ansioso che ogni volta qualcosa possa rompersi. Che viaggio spensierato e verso la libertà sarebbe con una moto che ogni volta che devi usarla ti mette l’ansia?

La mia moto deve funzionare bene anche in condizioni critiche. Anche se fuori ci sono -5°C o se il fango la volta precedente si è infilato nei cuscinetti, fra le pasticche dei freni e ha fatto la crosta sul regolatore di tensione.

Perché in tangenziale tutte le moto sono affidabili, ma è quando le torturi un po’ che vedi di che pasta sono fatte.

La mia moto mi deve dare libertà e spensieratezza e permettermi di viaggiare quando voglio, dove voglio e come voglio. Anche se in una particolare occasione non ho tempo di fare ogni singolo controllo pre partenza.

Voglio una moto di cui mi posso fidare. Quindi affidabile. Voglio poter dire “Partiamo?!” e lei risponde “Partiamo si, cazzo!!”. Voglio una moto inarrestabile, come me.

Non posso pensare a moto più recenti della mia e sbatacchiate meno della mia, che poi in viaggio, ormai lontano da casa, ti lasciano a piedi per guasti gravi a motore o elettronica.

A me non è mai successo. Tutte le mie Honda, di 30 anni, 10 o 5, mi hanno sempre riportato a casa. L’unica cosa che ha fermato la mia Transalp nel 2009 è stato un grave incidente in Bolivia, ma anche in quella occasione, con fil di ferro e qualche invenzione, è ripartita e mi ha portato per 9.000 km attraverso Brasile, Uruguay, Argentina e poi Cile.

Honda per me è una certezza. Una garanzia. Una promessa mantenuta.

Voglio una moto inarrestabile, come me. E questa Africa Twin CRF1100 standard lo è sempre stata.

Ed è ovvio che non bado alla vernice del telaio che si crepa o alle macchie di saldatura sulle lame dei cerchi. Questi dettagli vengono presto coperti dal fango dei moto giri che organizzo in Toscana, dalla polvere dell’Eroico e Bivacco e dalla sabbia delle dune dell’Africa del nord.

 

Se cerchi una moto che sia più una compagna di avvenute piuttosto che un oggetto da vetrina, questa è la moto che fa per te.

Adesso la faccio tagliandare e la metterò in vendita come privato, sperando di prenderne una che sia alla sua altezza.

Voi ntanto se avete domande, chiedete.

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 800.000 km percorsi in solitaria attraverso 78 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

Un pensiero su “Recensione CRF1100 dopo 100.000km

  1. Marco Bierhoff ha detto:

    che gran moto. La mia è del 2017 e non mi ha assolutamente stancato. La cambierei solo per il cruise control ma alla fine mi dico che quei 7/8.000€ che dovrei tirare fuori stanno meglio nelle mie tasche
    La sella? Oltre 60.000km su Transalp650, 40.000km su VFR800VTec e 60.000km su R1200GS è la sella più comoda che abbia mai avuto. Nessun dolore dopo lunghe distanza come mi accadeva ad esempio sul GS.
    Forse è semplicemente la giusta triangolazione per la mia misura …

    VOTO 10 su tutto.

    ps.: solo 35.000km per ora ma sono stati anni complicati gli ultimi

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Ciao Marco, avevo quella del 2016 e ti capisco bene. Di quella versione non mi piacevano i consumi che erano altissimi, ma dalla atas2018 a questa 1100, i consumi li trovo perfetti.

  2. Francesco Gennaro ha detto:

    il mio sogno.
    stupenda.
    ho un Transalp 2001 650xl.
    e già sono molto soddisfatto.
    la comprerei subito la tua.
    sei un mio idolo.

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Ciao Francesco, sicuro? Perchè la mia è veramente vissuta al 100%

  3. Francesco ha detto:

    ciao Gionata ti seguo dei tempi della Transalp e nutro grande stima e rispetto per tutto il tuo percorso. vorrei chiederti un consiglio. sono in procinto di cambiare moto, viaggio spesso in 2 a pieno carico…anzi ..stracarico .. facendo misto sterrati leggeri e asfalto. sono indeciso se prendere una r 1200gs adv del 2015 visto la sua grande capacità di carico, oppure optare per affidabilità Honda (crf 1100l), moto recente, molto più versatile. come avrai notato mi preoccupa la capacità di carico. che ne pensi? grazie mille.

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Ciao Francesco, sono entrambe valide ed entrambe affidabili quindi non c’è un elemento che mi spinge a consigliartene una piuttosto dell’altra anche perché l’uso a pieno carico è quello che molti altri utilizzatori fanno di queste moto, quindi è un uso abbastanza normale. Per questo motivo ti suggerisco di scegliere liberamente senza infleunze esterne.

  4. Ruggero Bonan ha detto:

    gran moto e vero pero per me ha una cosa che non proprio non va il peso

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Ciao Ruggero, e quale dovrebber essere il peso ideale per te?

  5. Fabio Pollero ha detto:

    Recensione fantastica, vorrei poter leggere cose così ogni volta che m’informo su una moto che mi interessa… e vorrei tanto provassi una volta un Tenere per avere un tuo giudizio!

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Ciao Fabio, provata, ma per troppo poco tempo per potermi esprimere. Dovrei farci un viaggio. Spero presto

  6. Michele Delsignore ha detto:

    Ciao Gionata… concordo in pieno, come sai ho anche io una Honda africa twin del 2022 col cambio DCT, magari la maltratto un po’ meno di te in enduro (faccio solo enduro leggero), ma usandola anche per lavoro in 3 anni ho fatto 85.000 e non mi ha mai dato pensieri… come dici nell’articolo “ho la pretesa che se giro la chiave la moto si accenda. E ho la pretesa che se giro la manopola del gas lei acceleri e se freno lei si arresti.” e la mia honda lo ha sempre fatto… mai un problema, mai una mancata accensione: giri la chiave e va!
    E anche il cambio DCT non mi ha dato mai nessun pensiero perchè l’elettronica, quando è fatta bene, ti semplifica la vita, non te la complica

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Grazie Michele, io sto seriamente pensando al DCT, ma non ho ancora deciso. L’ho usato al WILD Capo NOrd 2023 e mi sono trovato molto bene

  7. Davide ha detto:

    La miglior recensione di sempre, ho una adventure sport 1000 del 2018 con cui a breve partirò per un viaggio in fuoristrada fino a Dakar, quali sono gli aspetti che ti fanno preferire il 1100 standard?

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Ciao Davide, grazie per il commento. A mio parere le uniche differenze che poi sono ciò che me la fa preferire rispetto alla ATAS1000 (che avevo) sono: peso, ciclistica, strumentazione e motore, il resto è abbastanza simile alla 1000

  8. RUSSO Francesco ha detto:

    Ciao Gionata, complimenti per la bellissima recensione, io sono innamorato della mia bellissima ATLAS1000 (anniversario dei 30 anni), soffro e sopporto il suo peso (la trovo più pesante da un anno all’altro, ma ritengo che sia a causa del fatto che divento più vecchio). L’unica modifica che ho fatto oltre alle barre e i telai portavalige sono gli ammortizzatori (ohlins, sia forcelle che mono). Apprezzo la sua giusta elettronica e la forza del suo motore e la sua immortale bellezza. L’ho acquistata seguendoti nei tuoi acquisti (ho comprato l’Africa Twin del 2016 e poi sono passato a lei), mi è piaciuto tantissimo il nomignolo che gli hai dato “balena” e questo gli è rimasto. Non la utilizzo come la utilizzi tu quindi mi durerà fino alla fine della mia carriera motociclistica, ti ho sempre seguito, e quando ho potuto anche personalmente in sella alla mia moto. Spero di vederti presto, un abbraccio, ciao.

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Ciao Francesco, grazie per il commento. Conosco bene sia te che la tua moto e so quanto tu ci sia legato e quanti km avete percorso assieme anche in nostra compagnia. Come sai anche io ho amato la ATAS1000, ma per una questione di peso e di baricentro su sterrato tecnico, ho preferito passare alla standard e devo dire che mi trovo meglio, sarà perché con gli anni anche io non divento più giovane e la schiena ringrazia.

  9. giuseppe ruggi ha detto:

    Ciao, ho un crf uguale al tuo…. Gioco valvole??? Cosa mi puoi dire..

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Niente da dire, mai avuto problemi al riguardo

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