Invio e recapito di spedizioni postali

Quando si viaggia, l’invio e la ricezione di pacchi postali sono sempre legati a un qualche grado di incertezza: a volte la spedizione potrebbe non giungere a destinazione, altre volte le tariffe di alcuni paesi potrebbero essere molto costose e, sommate ai costi di eventuali dazi doganali, superare il valore del pacco.

In tal caso, o potrai desistere dal compiere la spedizione, oppure potresti decidere che il valore affettivo di ciò che stai spedendo è tale che ne varrà comunque la pena.

Australia 2007. Pacco ricevuto da Prato contenente equipaggiamento moto nuovo in previsione dei km a venire.

Personalmente ho sempre amato spedire a casa tutti i ricordi collezionati durante la mia avventura. Ho inviato in Italia molti souvenir, le mappe dei paesi che di volta in volta avevo attraversato, l’abbigliamento ormai logoro e alcuni pezzi di ricambio della moto, anche di dimensioni impegnative, come ad esempio il finale di scarico. Quando tornai a Pistoia, ritrovai almeno una ventina di miei pacchi, spediti da ogni parte del mondo. Purtroppo, non tutte le mie spedizioni arrivarono a destinazione. Alcune si persero per strada. Ad esempio, non ritrovai più il mio primo completo da moto, al quale ero molto legato a livello affettivo. Suppongo che qualche doganiere, aprendone il pacco, abbia ritenuto la giacca, i pantaloni, gli stivali e il casco interessanti, benché danneggiati.

Alla luce delle mie esperienze, ho imparato qualche accorgimento da tenere in considerazione quando bisogna spedire.

La prima regola è di non specificare mai con precisione il contenuto del proprio pacco, ma essere piuttosto vaghi. Questo disincentiverà l’apertura dello stesso pacco. Prendiamo l’esempio della mia giacca da moto. Non è consigliato scrivere “abbigliamento da moto”, né tanto meno “giacca da moto”. Meglio sarebbe specificare semplicemente “abbigliamento usato”.

Piccolo suggerimento: nell’indicare il tipo di merce inviata, scrivi sempre: “regalo”. Prima di aprire un dono, qualcuno potrebbe mettersi una mano sulla coscienza.

Ti sarà richiesto anche di indicare il valore commerciale della tua spedizione. Per gli oggetti usati, il prezzo è molto soggettivo. Ho imparato che quando il valore dichiarato è inferiore a 30 dollari, i doganieri non sono tenuti ad aprire il pacco per controllarne il contenuto. Sotto tale valore, la spedizione è anche esente da dazi. Se però il doganiere sospetterà che il valore del tuo pacco sia superiore a quello dichiarato, potrebbe ispezionare la merce e a quel punto potrebbe anche valutare di farti pagare i dazi dovuti. A volte è anche questione di fortuna.

Un altro consiglio è quello di presentarti all’ufficio postale al quale commissionerai la tua spedizione con il pacco già chiuso. Se l’impiegato dell’ufficio vedrà l’oggetto della tua spedizione, potrebbe essere invogliato a… trattenerlo.

Generalmente, potrai optare per due tipologie di spedizione: standard e internazionali. Le spedizioni internazionali vengono convenzionalmente chiamate con la sigla EMS (Express Mail Service) e vengono prese in carico da un corriere. In qualunque parte del mondo ti trovi , e ovunque dovrai spedire, il recapito è assicurato entro le due settimane di tempo.

Iran 2016. Pacco ricevuto da Pistoia con dei ricambi che ho ordinato in Italia perché introvabili a Teheran. Con il corriere mi sono arrivati in quattro giorni.

Come fare, invece, se dovrai ricevere un pacco e non hai un recapito personale? Le soluzioni sono diverse.

  • La prima: puoi usare l’indirizzo dell’ufficio postale del paese o della città in cui ti trovi.
  • La seconda: puoi contattare l’ambasciata italiana del paese in cui ti trovi o nel quale arriverai, e chiedere se sono disposti a ricevere un pacco a tuo nome. Ricorda, però, che non è loro compito farlo, e che molte ambasciate, proprio perché oberate di lavoro, preferiranno non sobbarcarsi anche l’onere di smistare i pacchi dei singoli connazionali. Questo capita soprattutto negli uffici consolari più grandi (come quello argentino, ad esempio), mentre quelli più piccoli potrebbero essere maggiormente disponibili. Quando mi trovai in Malesia, ad esempio, riuscii a farmi recapitare dei pezzi di ricambio della moto che avevo ordinato su internet proprio destinandoli all’ambasciata italiana di Kuala Lumpur.
  • Terza soluzione: se utilizzi CouchSurfing, potrai chiedere alla persona che ti ospita (o che ti ospiterà) di far arrivare a casa sua il tuo pacco. Oppure potresti semplicemente chiedere a qualcuno dei membri del social che vive nella città in cui passerai se ti permetterà di farti recapitare un pacco al suo domicilio. Passerai poi a ritirarlo, senza necessariamente fermarti anche per dormire. Scegli un membro affidabile, in base anche al numero e alla qualità dei feedback e referenze sul suo profilo di CouchSurfing.
  • Quarta possibilità: puoi prenotare una stanza presso un hotel e chiedere preventivamente anche la possibilità di ricevere un pacco. Generalmente gli hotel se ne prendono carico senza problemi, essendo adibiti anche a funzioni di incontro e ospitando conferenze, corsi o riunioni d’affari. Al momento di prenotare, precisa che il tuo pernottamento sarà subordinato alla possibilità di ricevere lì il tuo pacco. Utilizza questa opzione solo se sei sicuro di volerti concedere una notte in albergo. Non sarebbe bello arrivare all’hotel, ritirare il tuo pacco e poi annullare la prenotazione.
  • Quinta opzione: se chi ti spedirà un pacco utilizzerà un corriere, potrai presentarti all’ufficio di giacenza del corriere stesso.

Spedire o ricevere denaro

Modulo di importazione dell’ufficio DHL di Teheran per l’importazione di un kit catena-corona-pignone, sei pastiglie freno, dischi frizione e adesivi PARTIREper. 1.960.000 IRR sono 37 euro.

Se avrai la necessità di ricevere denaro contante (perché magari le tue carte di credito si sono smagnetizzate o sono scadute), ecco che potrai affidarti a quelle compagnie che offrono il servizio di trasferimento e recapito di denaro. Le più famose sono Western Union e Money Gram, alla quale si appoggia anche Poste Italiane. La persona che ti invierà denaro (a fronte di una piccola commissione) dovrà specificare le tue “credenziali” (nome, cognome e numero di passaporto) e indicare l’ufficio/agenzia in cui avrete convenuto che ritirerai la liquidità. L’operazione è telematica, perciò in un paio d’ore (utilizzando il servizio veloce) o al massimo entro mezza giornata i contanti saranno già disponibili presso l’ufficio specificato. Per ritirarli, dovrai accertare la tua identità esibendo il passaporto.

Nel 2016, appena entrato in Pakistan, approdai a Taftan senza un soldo e mi recai all’ufficio bancario di zona in cerca di un bancomat. Purtroppo lo stato di precarietà della città aveva lasciato gli esercenti senza elettricità e l’ATM era inutilizzabile. Proposi un money transfer dall’Italia con WU, ma la compagnia gestita dalla succursale in cui mi trovavo (l’unica in tutta la città) era un’altra e la filiale più vicina a Pistoia (dove i miei cari avrebbero potuto fare un invio d’emergenza) era a Milano. Leggendo l’impotenza nel mio volto, il banchiere mi prestò l’equivalente di 50 dollari e mi lasciò un numero di cellulare a cui contattarlo per coordinare il rimborso quando avessi potuto.

In Iran non è possibile prelevare né agli ATM, né con WU o PayPal. Porta con te banconote sufficienti alla durate della tua permanenza nel paese.

Voli aerei

Qualora decidessi di lasciare la moto per tuo volere o per necessità e dovessi muoverti via aerea, se possibile, il consiglio è quello di prenotare il volo con qualche mese di anticipo, in modo da trovare tariffe migliori. Se il tuo sarà un viaggio di andata e ritorno e sai già le date del tuo rientro, valuta di comprare entrambi i biglietti insieme, perché potrai risparmiare sul prezzo. Volare dal martedì al giovedì costa meno che volare nel weekend.

I siti www.skyscanner.com e www.kayak.com sono dei veri e propri motori di ricerca che analizzano i database degli orari dei voli delle maggiori compagnie aeree e sono in grado di proporti tutte le combinazioni di voli disponibili in una determinata data da uno scalo a un altro. Puoi scegliere così l’opzione più economica, quella più veloce o quella con meno scambi. Tieni presente che su internet i prezzi possono cambiare anche ogni due ore. Per l’acquisto online di biglietti, è necessaria una carta di credito. Poiché spesso le soluzioni acquistate in internet non sono rimborsabili, se vedrai che il risparmio di una prenotazione online è minimo rispetto al prezzo che potrebbe farti un’agenzia, valuta l’idea di spendere qualcosa in più per avere la possibilità di annullare il volo in caso di imprevisto: le agenzie, infatti, garantiscono il rimborso di un biglietto aereo fino all’80% del suo valore oppure ne consentono il cambio di data a fronte di un piccolo supplemento.

Trasporti alternativi

Poiché in Vietnam non potevo entrare con la mia moto, decisi di noleggiare una vecchia Minsk 125cc, e con quella percorsi tutto il paese. Ho un ricordo meraviglioso di quell’esperienza, una sorta di “viaggio nel viaggio”.

Non fu quella l’unica occasione in cui dovetti ricorrere a trasporti alternativi. In Australia, ad esempio, dovetti far fronte a un problema logistico: avevo spedito la mia moto dall’Indonesia a Sydney, via cargo. Io, invece, da Giacarta ero volato a Singapore e poi fino a Darwin, poiché il biglietto aereo su quella tratta mi costava molto meno. Ero quindi arrivato in Australia con molto anticipo rispetto alla mia moto, ma a 4.300 km di distanza dal porto in cui avrei dovuto recuperarla. Dovevo quindi capire come raggiungere Sydney.

Vietnam 2006. A bordo della Minsk 125 a noleggio alla scoperta di questo bellissimo paese.

La soluzione me la suggerì un altro viaggiatore italiano, che avevo incontrato in Malesia. Mi spiegò che spesso le compagnie che noleggiano veicoli (auto, van, furgoni o mini-camper) e che hanno filiali in diverse città di una stessa nazione, spesso rimangono scoperte di un determinato mezzo in una delle loro sedi e quindi hanno la necessità di richiamare in quella stessa sede il veicolo desiderato da un loro cliente. Così, le stesse compagnie offrono a terzi la possibilità di compiere la “relocation” (che in italiano potremmo tradurre con il termine “ricollocamento”) del mezzo: la persona che se ne occuperà, avrà la possibilità di guidare il veicolo dal luogo in cui si trova al luogo in cui è richiamato, godendo di tariffe agevolate. Nel mio caso, mi offrirono di guidare un mini-camper da Darwin a Brisbane. Se avessi consegnato il mezzo per tempo (come avvenne), avrei pagato solo 5 euro per il noleggio e metà del prezzo del gas che avrei consumato per cucinare; inoltre mi avrebbero rimborsato fino a 300 euro sul costo del carburante.

Ovviamente, il servizio “relocation” non ti offre la possibilità di guidare a ritmi “turistici”: il tempo a disposizione è quello strettamente necessario per compiere la tratta. Per darti un’idea, in una settimana, io e un ragazzo giapponese (che avevo conosciuto in ostello a Darwin e con il quale avevo deciso di condividere l’avventura) ci alternammo alla guida del camper e guidammo per oltre 3.400 km in direzione sud-est. Mangiavamo e dormivamo nel camper, nella pace più totale del deserto australiano. A Brisbane consegnammo il mini-camper e da lì, dopo due giorni di autostop, raggiunsi Sydney, in attesa dell’arrivo della mia moto: avevo attraversato tutta l’Australia con pochi euro. Non solo: avevo anche visto in anticipo i luoghi che avrei nuovamente percorso da lì a poco con la mia Transalp.

Esistono poi possibilità di trasporto alternativo anche via mare. Su www.findacrew.net si possono trovare tratte coperte da barche o velieri o imbarcazioni private che offrono posto a bordo in cambio dello svolgimento di qualche mansione. In questo modo, si viaggia gratuitamente (o a fronte di una piccola spesa) e ci si può rendere anche utili agli altri, nonché imparare un nuovo lavoro.